L’intertrigine è una patologia cutanea che coinvolge in particolar modo le pieghe cutanee localizzate in diverse zone del corpo. Si tratta infatti di una vera e propria infiammazione, molto comune e diffusa, che si verifica nelle aree della pelle dove avviene maggior sfregamento.

Le sue manifestazioni sono piuttosto varie, con sintomi diversi provocati da differenti microrganismi, come lieviti, funghi o batteri, che si infiltrano tra le pieghe della pelle.

In estate si ha una maggiore possibilità che questa patologia si manifesti o si aggravi, a causa della maggiore sudorazione e quindi del maggior ristagno di liquidi nelle pieghe corporee.

Quali sono le zone corporee soggette ad intertrigine?

Vi sono zone del corpo dove, per conformazione anatomica, lo sfregamento è continuo, come per esempio:

  • il solco sottomammario
  • la zona inguinale
  • l’area ascellare
  • tra le dita, soprattutto quelle dei piedi
  • a livello dell’addome, in caso di grave obesità
  • l’area tra i glutei
  • le pieghe del collo, soprattutto nei neonati
  • dietro le orecchie.

Quali sono i sintomi?

I sintomi dell’intertrigine sono:

  • arrossamento
  • presenza di desquamazione e lesioni della pelle di forma simmetrica
  • infiammazione
  • prurito
  • dolore
  • presenza di odore sgradevole.

I sintomi possono anche non presentarsi tutti contemporaneamente. Se non trattata correttamente, questa condizione può evolversi e provocare un peggioramento, con la comparsa di fessurazioni, lesioni profonde, ragadi e sanguinamento.

Quali sono i fattori di rischio per l’intertrigine?

Sono diversi i fattori che possono provocare questa patologia. In particolare, il rischio aumenta in caso di:

  • obesità
  • collo di ridotte dimensioni, nel caso dei neonati, con la presenza di relative pieghe della pelle e di una postura flessa in avanti; anche l’abbondanza di salivazione può contribuire a sviluppare disturbi come l’intertrigine
  • utilizzo di scarpe strette, che costringano il pollice a una ridotta distanza dalle altre dita dei piedi o la presenza di un’unghia incarnita non curata adeguatamente
  • incontinenza urinaria o intestinale
  • iperidrosi
  • diabete
  • scarsa igiene e/o malnutrizione.

Questi sono fattori di rischio in quanto favoriscono lo sfregamento di pelle contro pelle, in zone dove la sudorazione è maggiore, creando un microambiente cutaneo che favorisce la macerazione della cute. In questo modo si riduce la funzione di barriera cutanea e aumenta quindi il rischio di sviluppare infezioni.

Ovviamente nelle stagioni calde si tende a sudare maggiormente ed è quindi durante l’estate, infatti, che l’intertrigine si manifesta con una maggiore frequenza.

Quali sono i rimedi per l’intertrigine?

Essendo una patologia scatenata dalla presenza di  microrganismi, il medico potrà prescrivere una terapia con antibiotici o antimicotici applicabili localmente o da assumere per via orale. Nel caso di dolore molto intenso, si possono utilizzare farmaci antinfiammatori o antidolorifici.

Un rimedio meno aggressivo e molto efficace è l’utilizzo di una medicazioni specifica per l’intertrigine: Interdry

intertrigine

InterDry è una medicazione avanzata per la gestione dell’intertrigine che agisce drenando l’umidità in eccesso fra le pliche cutanee, gestendo le irritazioni da sfregamento e rilasciando ioni argento in maniera continua e controllata fino a 5 giorni per un effetto antimicrobico e antifungino che contribuisce a ridurre la formazione di cattivi odori.

Proprio per la semplicità di utilizzo di queste medicazioni, ne viene consigliato l’uso in estate, in cui si ha una maggiore sudorazione.

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