Un rallentamento dell’attività motoria negli anziani è considerato del tutto normale.

Complice l’usura delle articolazioni, l’artrite, l’artrosi e altri problemi di origine fisica o neurologica, anche il semplice atto di camminare diventa difficoltoso in età avanzata, fino ad arrivare a veri e propri impedimenti nella deambulazione autonoma.

Camminare resta però importante, a qualsiasi età. L’attività motoria è un toccasana per la circolazione, per il mantenimento della muscolatura, per il benessere generale dell’anziano, anche nel caso di una semplice passeggiata pomeridiana.

È bene però fare attenzione e consultare il proprio medico se la deambulazione passa da un normale stadio di difficoltà, quale può essere una stanchezza o l’affaticamento delle gambe, a problemi di deambulazione più gravi che compromettono il movimento indipendente della persona.

Vediamo quindi quali sono le cause più comuni di una deambulazione sensibilmente ridotta e come agire per riprendere a camminare da soli senza rischi.

Problemi di deambulazione negli anziani 

Come già anticipato, gli anziani tendono naturalmente a camminare in maniera più lenta e misurata proprio in virtù della propria età. 

Ciò è dovuto ad una modificazione progressiva della postura, che si ripercuote sulla precisione e sulla fluidità di tutti i suoi movimenti, compresa la normale camminata.

Le manifestazioni più frequenti di una deambulazione difficoltosa sono la lentezza nell’incedere, l’asimmetria, con il peso del corpo che si sposta maggiormente su una delle due gambe, e il cambiamento nei passi, che diventano più corti e a pianta leggermente allargata.

Questo cambiamento dei movimenti diventa più accentuato dopo i 70 anni; l’andamento normale si riduce progressivamente di circa il 15% ogni decennio, diminuendo di anno in anno, e dando vita al tipico passo lento, con fase di appoggio prolungata, degli anziani.

Disturbi di deambulazione per patologie

Ai normali disturbi di deambulazione negli anziani si aggiungono anche delle difficoltà causate da patologie di natura muscolo-scheletrica o neurologica.

La causa più diffusa che porta al rallentamento e all’incertezza nel passo è sicuramente l’artrosi, una malattia degenerativa che colpisce le articolazioni. 

L’artrosi si manifesta sia in maniera unilaterale che bilaterale; nel primo caso, l’anziano scaricherà il peso del corpo su una sola gamba, quella meno dolorante, e negli stadi più avanzati potrebbe aver bisogno del bastone per deambulazione per compensare lo squilibrio e ritrovare il baricentro.

Un altro disturbo del sistema muscolo-scheletrico è la sarcopenia, un impoverimento del muscolo a causa della mancanza di proteine. L’irrigidimento del muscolo, causato dalla sarcopenia, porta spesso a difficoltà nel sollevare il piede, specialmente dalla parte anteriore (piede cadente), o all’incurvamento della pianta del piede (circonduzione), con conseguente difficoltà nella deambulazione corretta.

Altro tipo di difficoltà alla deambulazione si riscontra nei pazienti con patologie neurologiche. 

Il sistema nervoso è il motore che aziona il movimento muscolare, volontario e involontario. A causa di alcune malattie che colpiscono il sistema nervoso, l’attivazione del movimento può essere incerta, difficoltosa, a volte del tutto instabile.

L’esempio più lampante è il morbo di Parkinson, che si manifesta proprio con l’incapacità di controllare pienamente i movimenti dei propri arti. 

Oltre al tremolio, più o meno costante e intenso, a livello di deambulazione è ricorrente la difficoltà ad avviare il passo, come se i piedi restassero saldi al pavimento e fosse difficile alzarli da terra per iniziare a camminare, o la retropulsione, ossia il passetto all’indietro prima di partire con la normale camminata.

Inclinare il busto e aumentare la velocità del passo, associato all’incertezza e alla paura di cadere in avanti, sono anch’essi segnali riconducibili alla malattia di Parkinson.

Come migliorare la deambulazione negli anziani

La prima vera terapia di contrasto alle difficoltà di deambulazione è fare l’esatto opposto, ossia camminare

L’attività fisica, che può anche consistere in una semplice passeggiata o in attività motorie leggere e adeguate allo stato di salute della persona, aiutano a mantenere in forza la massa muscolare e a rendere la deambulazione più fluida e sicura.

Nel caso di soggetti con problemi di deambulazione più accentuati, sono molto utili le sessioni di ginnastica dolce o fisioterapia incentrate sull’allenamento della forza e della resistenza. 

L’uso di pesi leggeri, del tapis roulant e della cyclette aiuta a fortificare il muscolo e a sostenere la camminata in maniera naturale ed equilibrata. 

Per gli anziani ad uno stadio di deambulazione difficoltosa avanzato, tornano sicuramente utili gli ausili per deambulazione, come il bastone per deambulare o il deambulatore rollator che assistono la camminata e offrono un punto d’appoggio sicuro e stabile.

Se gli ausili deambulazione sono consigliati dai medici e ritenuti indispensabili, è consigliabile iniziare ad utilizzarli da subito per non aggravare ulteriormente lo stato dello scheletro e dei muscoli, rischiando un’immobilizzazione ben più grave nel prossimo futuro.

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