Gestione cannula tracheostomica: è una delle attività fondamentali nella cura dei pazienti sottoposti a tracheostomia. In ambito clinico e domiciliare, il corretto utilizzo della cannula garantisce il passaggio dell’aria tra le vie aeree inferiori e l’ambiente esterno, consentendo la respirazione nei casi di compromissione delle vie naturali.

Tracheostomia: quando e perché è necessaria

La tracheostomia è una procedura salvavita indicata in caso di ventilazione meccanica a lungo termine, o quando l’ostruzione delle vie aeree rende impossibile una respirazione autonoma. In questi casi, si procede chirurgicamente creando uno stoma, ovvero un’apertura sulla trachea anteriore, nella quale viene inserita una cannula tracheostomica collegata esternamente al collo.

Il ruolo della cannula è duplice: da un lato consente la ventilazione meccanica continua, dall’altro isola le vie aeree superiori riducendo il rischio di aspirazione di saliva e altri liquidi.

Componenti della cannula tracheostomica: cosa bisogna sapere

Una corretta gestione della cannula tracheostomica inizia dalla conoscenza approfondita della sua struttura. Le cannule sono generalmente composte da:

  • Tubo principale (cannula vera e propria): condotto che convoglia l’aria direttamente nella trachea.
  • Flangia: placca esterna che stabilizza la cannula e funge da riferimento per il corretto posizionamento.
  • Mandrino (o introduttore): parte rigida inserita durante l’inserimento per agevolare l’introduzione della cannula senza danneggiare i tessuti molli.

Alcuni modelli includono una contro-cannula interna, rimovibile e facilmente sostituibile, utile per la pulizia quotidiana senza la necessità di rimuovere l’intero dispositivo.

Materiali delle cannule tracheali: metallo o plastica?

Le cannule possono essere costruite in materiali metallici (come argento o acciaio inossidabile) o materiali plastici (silicone, PVC medicale). Attualmente, le versioni in plastica sono maggiormente utilizzate da ASL e personale sanitario grazie alla loro:

  • Maggiore flessibilità e comfort per il paziente
  • Facilità di sterilizzazione
  • Compatibilità con esami diagnostici (es. RMN)

Dimensioni e diametri: come scegliere la cannula tracheostomica più adatta

Gestione cannula tracheostomica: è cruciale nella gestione di tali stomie selezionare la giusta dimensione in base a tre parametri:

  1. Diametro interno (ID): influenza il flusso d’aria e la resistenza respiratoria.
  2. Diametro esterno (OD): deve adattarsi allo stoma del paziente.
  3. Lunghezza del tubo: varia in base alla profondità dell’incisione tracheale.

Un diametro interno troppo ridotto può aumentare la resistenza ventilatoria, rendendo difficoltosa l’ossigenazione, soprattutto nei pazienti ventilati artificialmente.

Tipologie di cannule tracheostomiche: cuffiata, non cuffiata e fenestrata

Esistono tre principali tipi di cannule, ognuna adatta a specifici bisogni clinici:

1. Cannula tracheostomica cuffiata

Dotata di una cuffia gonfiabile (o palloncino), isola completamente la trachea prevenendo l’ingresso di saliva e materiali estranei. È indispensabile nei pazienti con necessità di ventilazione meccanica prolungata.

⚠️ È fondamentale monitorare la pressione di gonfiaggio: valori eccessivi possono causare ischemie tracheali o necrosi da compressione.

Gestione cannula tracheostomica cannula non cuffiata

2. Cannula tracheostomica non cuffiata

Utilizzata nelle fasi successive alla rimozione della cuffiata. Permette al paziente di riprendere la capacità di deglutizione e fonazione, grazie al parziale passaggio dell’aria attraverso le corde vocali.

Il supporto di un logopedista è consigliato per agevolare il recupero delle funzioni vocali e deglutitorie.

3. Cannula tracheostomica non fenestrata

Questa tipologia non presenta alcuna apertura sul tubo e dirige il flusso d’aria esclusivamente attraverso la cannula stessa. È utilizzata quando si desidera escludere completamente le vie aeree superiori, ad esempio in presenza di ostruzioni alte, fistole tracheoesofagee o rischio elevato di aspirazione.

La cannula non fenestrata è ideale nei pazienti che devono rimanere con una tracheostomia stabile e che non necessitano di fonazione. Inoltre, consente un controllo migliore della pressione positiva in ventilazione assistita.

4. Cannula tracheostomica fenestrata

Questa tipologia presenta una finestra laterale (fenestratura) che consente il passaggio dell’aria verso la laringe. È impiegata per facilitare la riabilitazione fonatoria e si rivela utile nei pazienti in fase di svezzamento dalla tracheostomia.
Solitamente è accompagnata da una contro-cannula, utile a migliorare la gestione igienica e a semplificare la pulizia.

Gestione cannula tracheostomica cannula fenestrata

Gestione cannula tracheostomica: pulizia, medicazione e sostituzione

La gestione quotidiana della cannula tracheostomica è essenziale per prevenire infezioni, ostruzioni o complicanze respiratorie. Le principali attività comprendono:

  • Medicazione della stomia: da effettuare ogni 24 ore, con l’uso di garze sterili, disinfettanti delicati e medicazioni avanzate come Tracheopad, in grado di proteggere e favorire la rigenerazione della cute.
  • Controllo delle secrezioni: l’aspirazione tracheale va eseguita al bisogno per rimuovere muco, sangue o saliva accumulati.
  • Verifica del posizionamento e dell’integrità della cannula: una cannula ostruita o mal posizionata può mettere a rischio la vita del paziente.
  • Sostituzione periodica della cannula: indicata ogni 15-30 giorni, in base al materiale e alle condizioni cliniche del paziente.
Gestione Cannula Tracheostomica: Medicazione Tracheostomia – Guida Passo per Passo

🏥 Medicazione Tracheostomia

Guida pratica passo per passo

📋

Materiali Necessari

🧤 Guanti sterili
💧 Soluzione fisiologica
🏥 Garze sterili
🧼 Disinfettante
🔧 Pinze sterili
📎 Fascia/cerotto
1

Preparazione

Fase cruciale per garantire la sterilità della procedura e prevenire infezioni

• Lavaggio accurato delle mani – igiene fondamentale
• Preparazione materiale sterile – organizzazione workspace
• Indossare guanti sterili – protezione contaminazione
2

Rimozione Medicazione

Rimozione delicata della vecchia medicazione con valutazione dello stato del sito

• Rimuovere delicatamente la vecchia fasciatura – attenzione delicata
• Ispezionare la pelle per segni di infezione – controllo visivo
• Verificare arrossamenti o secrezioni anomale – monitoraggio costante
3

Pulizia del Sito

Detersione accurata del sito tracheostomico per rimuovere secrezioni e batteri

• Pulire con garza e soluzione fisiologica – movimento circolare
• Pulizia delicata della cannula – precisione necessaria
• Applicare disinfettante (clorexidina) – prevenzione infezioni
4

Nuova Medicazione

Applicazione della nuova medicazione sterile con fissaggio sicuro ma confortevole

• Posizionare garze sterili intorno al tubo – protezione ottimale
• Fissare con fascia (non troppo stretta) – comfort paziente
• Verificare stabilità della cannula – sicurezza posizionamento
5

Smaltimento

Conclusione sicura della procedura con smaltimento corretto dei materiali contaminati

• Rimuovere guanti in sicurezza – tecnica corretta
• Smaltire materiali in contenitore medico – gestione rifiuti
• Lavaggio finale delle mani – igiene conclusiva
⚠️
Importante: Monitorare costantemente il sito per segni di infezione. In caso di dubbi, consultare immediatamente un medico.
📅 Frequenza: 1-2 volte al giorno o secondo prescrizione medica

Cannule tracheostomiche online: dove acquistarle

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FAQ – Domande Frequenti

Ogni quanto si cambia la cannula tracheostomica?

Generalmente ogni 2-4 settimane, ma la frequenza può variare a seconda del materiale, del tipo di cannula e dello stato clinico del paziente.

Qual è la differenza tra cannula cuffiata e non cuffiata?

La cuffiata isola completamente le vie aeree ed è indicata per ventilazione meccanica; la non cuffiata consente fonazione e deglutizione ma non è adatta alla ventilazione assistita.

La gestione della cannula può essere fatta a casa?

Sì, la gestione cannula tracheostomica puoò essere fatta a casa a condizione che il caregiver sia formato e segua scrupolosamente le indicazioni del personale sanitario.

Come si pulisce correttamente una cannula tracheostomica?

Con soluzione fisiologica, garze sterili e strumenti monouso. Alcuni modelli con contro-cannula permettono una pulizia più agevole senza rimuovere la cannula principale.

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